Fernando Farulli 1923 – 1997

Accademia di Belle Arti di Firenze presenta
Mostra in occasione dei 100 anni dalla sua nascita.

Sala del Basolato e nella Sala Costantini del Comune di Fiesole
Sala Ghiberti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze

“La pittura di Farulli aspettava da tempo una riconsiderazione complessiva
che ne ribadisse la coerenza e ne rivendicasse l’altissima qualità in tutte le sue fasi,
svincolandola da letture troppo legate allo spirito del tempo.”
Marco Pierini, curatore della mostra 

17 LUGLIO 2023  – 17 SETTEMBRE 2023  

Nell’occasione dei 100 anni dalla nascita di Fernando Farulli, il Comune di Fiesole e l’Accademia di Belle Arti di Firenze, propongono una mostra retrospettiva – intitolata Fernando Farulli (1923-1997) – che intende ripercorrere e leggere con uno sguardo nuovo, criticamente aggiornato, la produzione artistica, rendendo parimenti conto dell’attività di uomo di cultura.

“Fernando Farulli è stato per quasi venti anni Assessore alla Cultura del Comune di Fiesole e al tempo stesso pittore riconosciuto a livello nazionale e internazionale ed insegnante – ricorda Anna Ravoni, Sindaco di Fiesole. L’idea di promuovere un’iniziativa a lui dedicata, da realizzare in collaborazione con l’Accademia di Belle Arti di Firenze, è nata in noi non da un intento commemorativo, bensì dalla volontà di portare alla luce il punto di unione tra i vari piani della sua attività, di riflettere su di esso, di capire cosa poterne trarre. Perché è proprio questo punto di congiunzione a spiegare la ragione dell’instancabile lavoro svolto da Farulli come organizzatore culturale, con il quale ha fatto ricadere sul territorio le esperienze e tutto ciò che ha raccolto personalmente nel corso della propria vita.”

Superati di slancio gli esordi novecentisti, il percorso artistico di Farulli prende avvio nell’immediato dopoguerra, quando fonda assieme a Gualtiero Nativi e Vinicio Berti, il gruppo Arte d’Oggi, affine al milanese MAC e al romano Forma 1, alfiere delle ragioni di quello che verrà poi conosciuto come astrattismo classico.

Dai primi anni Cinquanta, archiviata questa esperienza, la pittura di Farulli assume un tono fortemente orientato – anche in senso politico – verso il tema della produzione industriale, della fabbrica, del lavoro, presupposto fondamentale dell’approdo nei primi anni Sessanta a una nuova declinazione del realismo, che nel 1961 sfocerà nella costituzione del gruppo Il Pro ed il Contro, dove assieme a Farulli agiscono Ugo Attardi, Ennio Calabria, Alberto Gianquinto, Piero Guccione, Renzo Vespignani, l’architetto Carlo Ajmonino, il regista Elio Petri, e i critici Antonio Del Guercio, Dario Micacchi e Duilio Morosini.

Il confronto avviato da Fernando Farulli con la scena artistica internazionale, prende le mosse, in particolare, dalle mostre svoltesi negli U.S.A. alla Manhattan Gallery di Pasadena – rispettivamente nel 1960, a cura di Joyce Kautz, e nel 1966, a cura di May Brodbeck – nonché dall’esperienza tedesca, avviatasi come scenografo e costumista per la prima mondiale dell’Opera Odysseus/Ulisse di Luigi Dallapiccola alla Deutsche Oper Berlin (1968) e sviluppatasi, soprattutto, nelle due mostre personali, tenutesi sempre a Berlino al Rathaus Kreuzberg nel 1970, nel quadro delle Berliner Festwochen, e nel 1972.

L’attività svolta dal pittore come organizzatore e promotore culturale non andrà letta separatamente dal lavoro artistico, ma ribadisce anzi la valenza sociale, etica, politica che informa l’opera di Farulli ed esplicita la sua forte convinzione che le arti rivestano un ruolo decisivo nel percorso di crescita dell’individuo e della collettività. Si può assumere come linea-guida di tale aspetto un’affermazione formulata da Farulli nel periodico “Fiesole Democratica”, del 1964. “Sappiamo che nella nostra strada per la cultura c’è sempre l’uomo che vive e lavora, soffre e gioisce, al quale nella ricerca impegnata vogliamo dare, e possiamo dare un senso più vero di libertà e di giustizia, nel riscatto della condizione umana”.

Arte, cultura, musica sono per Farulli non mere professionalità o competenze specialistiche, bensì veicoli di un vivere in modo consapevole, costruttivo di comunità, nell’ottica di un accrescimento continuo di “libertà e giustizia”. Arte, cultura, musica non sono dunque isolate dalla società, domini a sé stanti chiusi nei loro particolarismi linguistici, bensì vettori di un progresso della comunità, di una partecipazione consapevole e inclusiva di un’intera comunità.

“La sezione ospitata all’Accademia di Belle Arti di Firenze – commenta il Presidente Carlo Sisi – incentrata soprattutto sui dipinti di grandi dimensioni, intende alludere al profilo per così dire didattico di Farulli, quella straordinaria capacità di comunicare attraverso la pittura una costante fiducia nel progresso della civiltà e nel ruolo che le arti debbono assumere nel percorso di crescita dell’individuo.”

La mostra, aperta al pubblico dal 5 luglio al 17 settembre, è ospitata dalla Sala del Basolato e dalla Sala Costantini del Comune di Fiesole, oltre che dalla Sala Ghiberti dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, e si articola in 35 dipinti, in modo da rappresentare – pur in estrema sintesi – l’intero percorso compiuto da Farulli nella pittura, nel rispetto, per quanto gli spazi lo consentano, della cronologia.

L’esposizione, curata da Marco Pierini, è accompagnata da un volume edito da Gli Ori di Pistoia con contributi di Maria Alberti, Mariia Shevchenko, Carlo Falciani, Costanza Neve.

Due gli eventi collaterali svoltisi nella Sala del Basolato di Fiesole, che hanno accompagnato la mostra: il 13 luglio, Filosofia e Pittura, incontro con Luca Farulli e Ubaldo Fadini; il 25 luglio, Fernando Farulli e la didattica, incontro con Adriano Bimbi e Umberto Bisi, ex-allievi di Farulli e docenti di pittura.

Il finissage, l’evento conclusivo della mostra è fissato per venerdì 15 settembre. Dalle 16:00 alle 18:00, nella Sala del Cenacolo, si terranno stimolanti conferenze e interventi su Fernando Farulli organizzati in collaborazione con l’Accademia delle Arti del Disegno. Un momento di approfondimento dove avremo l’onore di ascoltare ex-allievi, docenti, che condivideranno le loro prospettive e il loro bagaglio di conoscenze sulle opere e l’arte di Farulli. Seguirà la presentazione del volume Fernando Farulli (1923-1997) edito da Gli Ori di Pistoia, un prezioso complemento alla comprensione della ricca produzione artistica di questo straordinario talento, e che sarà introdotto da Carlo Sisi, Presidente dell’Accademia di Belle Arti di Firenze, e da Anna Ravoni, Sindaco del Comune di Firesole.

Successivamente, nella suggestiva cornice della Sala Ghiberti, dalle 18:00 alle 19:00, avrà luogo la cerimonia finale della mostra. Sarà un momento di saluti istituzionali, alla presenza di rappresentanti ed eminenti personalità delle istituzioni locali.