Max Liebermann e l’Italia

Max Liebermann, Veduta dall’orto verso est, intorno al 1919, © Max Liebermann-Gesellschaft, Foto: Oliver Ziebe
Liebermann-Villa am Wannsee
4 MAGGIO 2024 – 2 SETTEMBRE 2024

Nel giardino della sua residenza estiva a Wannsee, Max Liebermann trovò motivi pittorici che si sarebbero rivelati centrali nella sua carriera successiva. Nel giardino, allestito secondo le idee di Liebermann, sono stati realizzati più di 200 dipinti ad olio e innumerevoli disegni e pastelli. La mostra permanente nell’ex studio dell’artista presenta una selezione di quadri del giardino di Wannsee di Liebermann insieme a dipinti, disegni e pastelli che raffigurano l’artista e la sua famiglia.

La mostra presso la Liebermann-Villa sarà dedicata alle relazioni dell’artista con l’Italia e concentrerà in particolare l’attenzione sulla sua opera a soggetto italiano, sui suoi contatti personali, le esposizioni e sulla fortuna critica ottenuta da Liebermann in Italia. La mostra si articolerà in tre parti:

1. Una selezione di opere di Liebermann a soggetto italiano.
In questa prima parte verrà presentata, nelle sue diverse connessioni, una scelta di opere a soggetto italiano (dipinti, disegni, acquerelli e pastelli). Documenti d’archivio e materiale fotografico aiuteranno a collocare nel loro contesto le opere esposte. Verrà inoltre indagata la questione relativa al ruolo svolto dall’Italia quale meta di viaggio per artisti di lingua tedesca contemporanei a Liebermann.

2.Una selezione di opere di Liebermann acquisite da musei italiani.
A tutt’oggi si conservano, presso le collezioni pubbliche italiane, almeno venticinque opere di Max Liebermann. Fra queste vanno annoverati sedici stampe e quattro dipinti a olio. Insieme all’autoritratto degli Uffizzi, vi sono il Ritratto del Pittore Umbero Veruda del 1898 (Civico Museo Revoltella, Trieste), il piccolo quadro Bagnanti del 1899 (Galleria d’Arte Moderna, Milano) e Lavoratrici di merletti del 1893, entrato a far parte della nascente Galleria Internazionale d’Arte Moderna in seguito all’Esposizione Internazionale d’Arte della Città di Venezia del 1897.

3.Aspetti sulla fortuna critica di Liebermann in Italia.
In che modo venne recepito Liebermann in Italia: come artista tedesco o ebreo? Come rappresentante della pittura naturalista o di quella impressionista? Se consideriamo le rassegne di Vittorio Pica (Emporium, Novembre1903) e di Guido Lodovico Luzzatto (La Rassegna Mensile di Israel, luglio 1931), la critica d’arte italiana pare esprimersi in termini positivi sull’arte di Liebermann. Andrà nondimeno investigata l’esistenza di voci critiche e l’evolversi della ricezione di Liebermann, ad esempio in seguito all’avvento del fascismo e del nazionalsocialismo. In merito al topos del viaggio in Italia, si intende inoltre porre l’attenzione sull’arte coeva a Liebermann: quali immagini dell’Italia svilupparono gli artisti di lingua tedesca e come influenzarono a loro volta il mondo culturale italiano?

Curatela: Alice Cazzola
Direttrice del progetto: Dr. Lucy Wasensteiner