Alberto Savinio, Les Rois Mages (I Re Magi), 1929, Olio Su Tela, Mart, Provincia Autonoma Di Trento Soprintendenza Per I Beni Culturali
Mart Rovereto
Surrealismi
Da de Chirico a Gaetano Pesce
12 LUGLIO 2024 – 20 OTTOBRE 2024
In occasione del centenario del Movimento surrealista il Mart dedica una rassegna all’arte fantastica italiana, indagando un tema restato a lungo nell’ombra e finalmente al centro di recenti studi e riscoperte. Come la storiografia ha più volte evidenziato, l’Italia è estranea al Movimento surrealista, la cui invenzione e maturazione avviene in Francia sotto la guida di André Breton. Eppure si deve allo stesso Breton l’individuazione di due preziosi antecedenti al Movimento nell’opera di Giorgio de Chirico e Alberto Savinio.
Partendo da queste pietre miliari e attraverso episodi troppo a lungo considerati laterali, la mostra presenta i “surrealismi” italiani: una pluralità di singole evidenze e di fronde di originale qualità e autonomia creativa, in costante dialogo con gli ambienti internazionali e con gli altri campi della cultura. Oltre ai già citati de Chirico e Savinio, vengono riunite 150 opere di 70 artisti. Un catalogo quanto mai completo che annovera tra gli altri Leonor Fini, Fabrizio Clerici, Arturo Nathan, Stanislao Lepri, Enrico Colombotto Rosso, Italo Cremona, Gustavo Foppiani, Corrado Costa, Sergio Vacchi, Valerio Miroglio, Giordano Falzoni, Ugo Stepini, Enrico Donati, Adelchi Riccardo Mantovani, Romano Parmeggiani, Lorenzo Alessandri.
Divisa in sezioni tematiche la mostra rintraccia i filoni principali dei surrealismi italiani e le loro peculiarità, dal dialogo aperto sul passato che ha in de Chirico l’inquieto capostipite novecentesco, sino alle influenze che caratterizzano alcune espressioni del Futurismo, della scena Pop o post-informale, accomunate dai principi perturbanti tipici del Surrealismo, dal suo vitalismo e dalla sua sostanziale ricchezza stilistica.
L’esposizione convive con la mostra monografica dedicata all’opera di Luigi Serafini, nella stessa ala del museo in uno spazio che, di tanto in tanto, si connette grazie ad alcuni varchi. De Chirico, il primo surrealista moderno, cede così il testimone a molti artisti sino a giungere a Luigi Serafini, l’artista fantastico italiano contemporaneo in grado di calamitare attorno alla sua opera un raro insieme di ammiratori che, da Italo Calvino a Tim Burton, rappresentano la migliore creatività del nostro tempo.
La mostra è sostenuta da Altemasi e Cassa Rurale AltoGarda e Rovereto.
Da un’idea di Vittorio Sgarbi. A cura di Denis Isaia