Il Rinascimento a Brescia.

Museo di Santa Giulia, Brescia
Moretto, Romanino, Savoldo. 1512-1552

18 OTTOBRE 2024 – 16 FEBBRAIO 2025

Ultimi giorni utili per visitare la mostra in chiusura il 16 Febbraio.
Nelle giornate di venerdì 14, sabato 15 e domenica 16 febbraio, in occasione dei Santi Faustino e Giovita, patroni della città di Brescia e degli ultimi giorni di mostra, Il Rinascimento a Brescia. Moretto, Romanino, Savoldo. 1512-1552 sarà visitabile al pubblico fino alle ore 22.00.

 

“Eccentrico. A tratti inquieto. Concreto come solo i bresciani sanno essere. Capace però di imprevedibili, seppur sommessi, slanci poetici. Un Rinascimento che celebrava le donne. Che identificava nella natura uno spazio di armonia e una fonte di possibile sviluppo. Che non rimase indifferente ai primi fermenti di riforma religiosa. Che fu segnato da una immane tragedia, e seppe superarla. Una città che indaga la sua storia e la sua identità e la rappresenta attraverso i grandi capolavori della sua più grande stagione pittorica. Moretto, Romanino e Savoldo sono gli straordinari protagonisti di una mostra che mette in scena l’animo umano.”

Troppo spesso il Cinquecento bresciano con Moretto (1498 circa –1554), Romanino (1484/1487 – 1560) e Savoldo (1480 circa – post 1548) è stato raccontato come un episodio isolato, confinato nella storia dell’arte: questo progetto dimostra ben altro e cioè una risultanza di fatti, sentimenti e di un contesto che lega la storia degli uomini e delle donne, la politica, la cultura e la religione all’arte. In particolare, dimostra come e perché la pittura raggiunse risultati sorprendenti, facendosi linguaggio precursore di maestri come Moroni e Caravaggio, base della straordinaria tradizione della cosiddetta pittura della realtà.

La mostra ospitata presso il Museo di Santa Giulia, accompagnata da una serie di itinerari in città, si propone come occasione per immergersi in un periodo storico comprendendone gli aspetti artistici e umani. Un percorso tra arte, storia, filosofia e religione che svela un Rinascimento che ha saputo celebrare le donne, che ha identificato nella natura uno spazio di armonia e una fonte di possibile sviluppo, che non è rimasto indifferente ai primi fermenti di riforma religiosa e che è stato segnato da una immane tragedia ma ha saputo superarla. È il racconto di una città che indaga la sua storia e la sua identità attraverso i capolavori della sua più grande stagione pittorica.

L’esposizione è resa straordinaria grazie alla presenza di prestiti provenienti da alcune tra le più importanti istituzioni internazionali come: MET di New York, National Gallery di Washington, Getty Museum di Los Angeles, oltre a New Orleans, Allentown, National Gallery di Londra, Kunsthistorisches di Vienna e Szépművészeti di Budapest. Dall’Italia: Pinacoteca di Brera, Castello Sforzesco, Accademia Carrara di Bergamo, Museo di Castelvecchio di Verona, Museo Nazionale di Capodimonte di Napoli, insieme a prestiti dal territorio lombardo e, in mostra, parte del patrimonio di Pinacoteca Tosio Martinengo e della Diocesi di Brescia che conservano alcuni tra i più importanti corpora di opere di Moretto, Romanino e Savoldo.

La mostra è accompagnata da un catalogo edito da Skira con testi di Letizia Barozzi, Barbara Bettoni, Marco Bizzarrini, Roberta D’Adda, Marco Faini, Querciolo Mazzonis, Fabrizio Pagnoni, Ester Pietrobon, Alessandra Quaranta, Barbara Maria Savy, Elisabetta Selmi.